BOLLO AUTO – COSA C’È DA SAPERE

Ogni anno gli automobilisti italiani sono chiamati a versare il bollo auto all’erario, un tributo nato nel
secolo scorso, che oggi è da molti considerato scomodo e da altri anche ingiusto perché a fronte di un
versamento costante ed obbligatorio non si vedono tornare indietro le strade ben mantenute. Ma prima
di parlarne, vediamo cos’è il bollo auto e da dove arriva.

COS’È IL BOLLO AUTO

Il bollo Auto è una Tassa automobilistica, è gestita direttamente dalle Regioni e dalle Province Autonome di Trento e Bolzano. Fanno eccezione le Regioni Friuli Venezia Giulia e Sardegna per le quali la tassa è gestita dall’Agenzia delle Entrate. Quindi il bollo auto è un tributo Locale da versare alle Regioni (ADE).

STORIA DEL BOLLO AUTO – IN BREVE

Il Bollo Auto è stato istituito con il DPR 39 del 1953 e nasce come Tassa di Circolazione pensata per reinvestirne il ricavato in opere pubbliche come ad esempio la manutenzione del manto stradale. Nel 1955 lo stato ne utilizzò una parte per iniziare a realizzare le autostrade italiane.

La tassa di circolazione appunto, veniva pagata quando si circolava e questo significava che se si teneva l’auto dentro la proprietà privata, non la si doveva pagare e con l’aumentare dei garage e box auto di proprietà diminuirono gli introiti all’erario, quindi nel 1982 lo stato introdusse la Tassa di Possesso al posto della tassa di circolazione e doveva essere pagata anche se l’auto era ferma in garage.

Dal 1° gennaio 1999 il bollo auto diventa di competenza regionale con lo scopo di migliorare gli investimenti locali e dal 2000 viene introdotta l’esenzione per i veicoli con più di 30 anni. Altre esenzioni che vedremo più avanti sono concesse per alcune categorie di invalidità e veicoli.

PERCHÉ SI PAGA IL BOLLO AUTO

Come dicevo sopra, il bollo auto è una Tassa e come tale dovrebbe essere versata per avere un servizio pubblico. Un tempo questo servizio era la manutenzione delle strade, adesso non ne sono più sicuro visto le ormai innumerevoli buche che costellano, non solo le strade provinciali e consolari, ma a volte anche le tangenziali e le stesse autostrade. Comunque sono fiducioso che in qualche modo lo stato ci darà indietro qualche servizio utile.

CHI È TENUTO AL PAGAMENTO DEL BOLLO AUTO

A parte qualche eccezione dovuta a leasing, noleggio e usufrutto che vediamo subito qui di seguito, sono tenuti a pagare la Tassa di Possesso coloro che, alla scadenza del termine utile per il pagamento, risultano essere proprietari del veicolo al pubblico registro automobilistico Italiano (PRA). Quindi nel momento in cui diventi proprietario di una macchina, anche se te la regalano, devi pagare il bollo.

CHI PAGA IL BOLLO AUTO NEL NOLEGGIO A LUNGO TERMINE

A partire dal 1 gennaio 2020, in caso di veicolo con contratto di noleggio a lungo termine senza conducente, sono tenuti al pagamento della tassa automobilistica coloro che, alla scadenza del termine utile per il pagamento, risultano essere utilizzatori del veicolo stesso.

CHI PAGA IL BOLLO AUTO IN LEASING

In caso di veicolo con contratto di leasing, usufrutto o acquisto con patto di riservato dominio, sono tenuti al pagamento della tassa automobilistica coloro che, alla scadenza del termine utile per il pagamento, risultano al PRA essere rispettivamente utilizzatori, usufruttuari, acquirenti con patto di riservato dominio del veicolo.

POSSO GUIDARE AUTO INTESTATA AD ALTRI?

Ovviamente si, ma dal 4 novembre 2014, se la usi per più di 30 giorni consecutivi bisogna annotare sulla carta di circolazione il nome dell’effettivo utilizzatore tramite l’ACI o altra agenzia di Pratiche Auto, pena una multa che può andare da un minimo di 516,46€ ad un massimo di 2.582,28€ ed il ritiro della carta di circolazione.
…io personalmente però, mi sono sempre chiesto come fanno i poliziotti a capire se sto guidando la stessa macchina per più di 30 giorni consecutivi…mi dovrebbero fermare tutti i giorni per esserne sicuri…boh.

CHI PAGA IL BOLLO AUTO IN CASO DI VENDITA?

Il bollo auto è una tassa di possesso che fa capo al proprietario, quindi in caso di vendita segue l’intestatario del veicolo.  In pratica:

• Tutti i bolli scaduti prima della vendita, li deve pagare chi vende.
• Tutti i bolli che scadranno dopo la vendita, li dovrà pagare chi compra.

Quindi l’acquirente non è responsabile dei bolli non pagati prima dell’acquisto.

POSSO VENDERE L’AUTO SE NON HO PAGATO IL BOLLO

Si, nessuno ci impedisce di vendere la nostra automobile con il bollo scaduto. Sarà cura dell’Agenzia delle Entrate Riscossione trovare il vecchio proprietario e chiedergli i bolli dovuti.

QUANDO SI PAGA IL BOLLO AUTO

Il bollo è una tassa annuale che si paga anticipatamente per l’intero anno solare, la sua validità va dall’inizio del mese e anno in cui si è pagato, fino all’inizio dello stesso mese dell’anno successivo (ad esempio: se pago il bollo il 10 giugno 2023, questo è valido dal 01/06/2023 fino al 31/05/2024).
Comunque per effettuare il versamento, si ha a disposizione tutto il mese successivo alla scadenza senza nessun aggravio. In pratica se mi scade il bollo a dicembre, lo posso pagare entro gennaio senza problemi.

METODI DI PAGAMENTO – COME PAGARE BOLLO AUTO

Il pagamento della tassa automobilistica, può essere effettuato tramite i seguenti intermediari alla riscossione:

Sul territorio:

• Gli sportelli fisici delle Delegazioni ACI  sul territorio – scegli quella più vicina a te  (consigliati in caso di prima immatricolazione);
• Ufficio Tributi della Propria Regione.
• le Agenzie Sermetra – Scegli quella più vicino a te
• i Punti vendita Mooney – Scegli quello più vicino a te
• Nelle Tabaccherie con servizio Lottomatica o Sisal– Scegli quello più vicino a te
• le altre Agenzie di pratiche auto autorizzate presenti sul territorio come Isaco, PTAvant e Stanet  (clicca sul nome per trovare quella più vicino a te).
• Uffici di Poste Italiane – Scegli l’ufficio più vicino a te
• presso gli sportelli ATM qualora abilitati;

Online:

• pagoBollo on line di ACI – (bisogna accedere con Spid, CIE, eIDAS o CNS)
• Oppure da Qui riesci a vedere se il bollo è già pagato prima di loggarti
• Poste Online  mediante cc Postale
• Banche e altri Operatori aderenti all’iniziativa PSP tramite i canali da questi messi a disposizione (Home Banking, Sportelli Bancari, Punti vendita Mooney, APP per smartphone e tablet, esercizi commerciali, ecc.)
• Tramite il sistema PagoPa

È POSSIBILE RATEIZZARE IL BOLLO AUTO?

Fino a qualche anno fa era possibile dilazionare il bollo auto pagandolo ogni 4 o 6 mesi, oggi non è più possibile e l’unica alternativa è pagarlo online tramite il sistema PagoPA con un conto online che ci dilaziona (lui e non l’erario) l’importo a rate, come ad esempio fa PayPal che ci fa pagare l’importo in 3 rate. Ma attenzione, non è lo stato che ci fa pagare a rate, è la banca privata che ci mette a disposizione questo servizio.

SE NON SI PAGA IL BOLLO AUTO COSA SUCCEDE

Entro 1 anno di ritardo (si applicano le sanzioni del cosiddetto ravvedimento operoso come segue):

• nei primi 14 giorni, la sanzione equivale allo 0,1% dell’imposta per ogni giorno di ritardo;
• tra il 15° e il 30°, la sanzione equivale a 1,5% dell’imposta evasa;
• dal 30° al 90° si dovrà pagare l’1,67% dell’imposta non pagata;
• dal 90° fino all’anno di ritardo, invece, la sanzione equivale al 3,75% dell’imposta.

Dopo un anno di ritardo viene applicata una multa del 30% del dovuto più lo 0,5% per ogni 6 mesi di ritardo e se si continua a non pagare, la Regione (o l’ADE per le Regioni Friuli Venezia Giulia e Sardegna) invia una formale richiesta di pagamento ed il contribuente ha 60 giorni di tempo per adempiere oppure fare ricorso alla Commissione Tributaria Provinciale, nel caso abbia già provveduto o ritenga che il tributo non sia dovuto.

Trascorsi anche questi 60 giorni, La Regione o l’ADE, incarica l’Agenzia Entrate Riscossione (o altro soggetto abilitato) a procedere per il recupero coattivo.

L’Agenzia Riscossione notifica quindi al debitore l’ingiunzione di pagamento del dovuto ed il contribuente ha 60 giorni di tempo per pagare oppure fare un nuovo ricorso alla Commissione Tributaria Provinciale.

Trascorsi questi 60 giorni, se il debitore non si è opposto e non ha pagato, l’Agenzia per la Riscossione procede con:

• pignoramento del conto corrente, il quinto dello stipendio o della pensione (fino al raggiungimento dell’importo dovuto).
• fermo amministrativo del veicolo (il fermo deve essere notificato almeno 30 giorni prima di essere applicato).

Tutta questa procedura è complessa e potrebbe richiedere anni per essere applicata, ma alla fine l’ADE arriva.  Quindi se ti trovi in difficoltà, puoi prendere in considerazione la rateizzazione del tributo (vedi le istruzioni Agenzia Entrate Riscossione).

SI PUO RATEIZZARE BOLLO AUTO SCADUTO?

Come tutti i tributi, in casi di difficoltà si può chiedere la rateizzazione del bollo auto, e dall’Agenzia Entrate Riscossione leggiamo che per importi fino a 120 mila euro, puoi ottenere la rateizzazione fino a 72 rate:

• direttamente on-line tramite il servizio “Rateizza adesso” presente nell’area riservata;
• compilando il modello R1 – pdf da inviare via pec agli specifici indirizzi riportati all’interno del modello stesso.

La soglia di 120 mila euro è riferita ad ogni singola richiesta di rateizzazione.

È POSSIBILE PAGARE IL BOLLO AUTO ONLINE?

Si: perché con decorrenza 1° gennaio 2020 – come previsto dall’articolo 5 del CAD (Codice dell’Amministrazione Digitale) e dall’articolo 15, comma 5-bis, del decreto legge n. 179/2012, nonché dall’articolo 38-ter del decreto legge n. 124/2019 convertito con legge n. 157/2019 – il pagamento della tassa automobilistica va effettuato esclusivamente attraverso il sistema dei pagamenti elettronici pagoPA.

Quindi qualsiasi canale scegliamo per pagare il bollo (poste, tabaccheria, banca, ecc…), questo è solo un intermediario che confluirà sempre e comunque nel sistema pagoPA. Se vuoi pagare il bollo online puoi farlo direttamente su ACI Online: 

È POSSIBILE CHIEDERE IL RIMBORSO DEL BOLLO AUTO?

Si può richiedere il rimborso del bollo nei seguenti casi:

• doppio versamento,
• pagamento in eccesso,
• demolizione o furto del veicolo.

Il rimborso può essere chiesto via PEC o in carta semplice direttamente allo sportello della propria regione, indicando i propri dati, quelli del veicolo, il motivo e gli estremi del bollo in questione.

LA RICEVUTA DEL BOLLO AUTO VA TENUTA IN MACCHINA – CHI CONTROLLA IL BOLLO AUTO?

Il bollo auto è una Tassa di Possesso, quindi l’unico soggetto adibito al controllo è la Regione di residenza o l’ADE per le Regioni Friuli Venezia Giulia e Sardegna. Le forze dell’ordine, compresa la Guardia di Finanza non sono preposte a controllare se abbiamo pagato il bollo (e non lo possono fare).

Quindi Non è obbligatorio tenere la ricevuta del Bollo Auto a bordo, però va conservata per tutto il periodo di prescrizione (3 anni a decorre dal 1° gennaio successivo alla data di pagamento).

Io personalmente le tengo per 10 anni, non si sa mai dovessero cambiare le leggi.

COME EVITARE DI PAGARE IL BOLLO AUTO? – QUANDO NON SI PAGA IL BOLLO AUTO

per capire meglio leggiamo cosa dice l’Agenzia Delle Entrate:

• Sono tenuti al pagamento della
  tassa automobilistica coloro che, alla scadenza del termine utile per il pagamento, risultano essere proprietari del veicolo al pubblico registro automobilistico (PRA).
• In caso di veicolo con contratto di leasing, usufrutto o acquisto con patto di riservato dominio, sono tenuti al pagamento della tassa automobilistica coloro che, alla scadenza del termine utile per il pagamento, risultano al PRA essere rispettivamente utilizzatori, usufruttuari, acquirenti con patto di riservato dominio del veicolo.
• A partire dal 1 gennaio 2020, in caso di veicolo con contratto di noleggio a lungo termine senza conducente, sono tenuti al pagamento della tassa automobilistica coloro che, alla scadenza del termine utile per il pagamento, risultano essere utilizzatori del veicolo stesso.

Il bollo auto è una tassa da pagare alla Pubblica Amministrazione e non ci si può sottrarre a tale obbligo. Da quello che abbiamo appena letto, sembrerebbe che gli unici modi per evitarla sarebbero:

• usare l’auto di qualcun altro per meno di 30 giorni consecutivi,
• risiedere all’estero (e pagare il bollo li se è previsto),
• guidare un’auto iscritta nel registro automobilistico di un paese estero

ovviamente queste opzioni non sono indolore e nemmeno praticabili perché:

se usi l’auto di qualcun altro per più di 30 giorni consecutivi bisogna aggiornare il libretto e comunque crei un disagio al proprietario che deve pagarlo lui il bollo.

se risiedi all’estero sei soggetto al Decreto Legislativo 25 luglio 1998, n. 286 (T.U. delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione) oltre alla condizione di reciprocità ai sensi dell’articolo 16 delle “Disposizioni sulla legge in generale”, contenute nel Regio Decreto n. 262 del 16 marzo 1942. Quindi hai parecchie regole da rispettare.

se risiedi in Italia e compri un veicolo immatricolato all’estero, a far data dal 23 dicembre 2021, lo devi immatricolare in Italia entro 3 mesi dall’acquisto. Ovviamente la regola vale anche per le auto acquistate prima di quella data.

se risiedi in Italia e ti prestano (o affitti) un veicolo il cui proprietario risiede all’estero, devi produrre un documento sottoscritto con data certa dal quale risulti a quale titolo disponi del veicolo stesso. Inoltre se ne disponi per più di 30 giorni (anche non consecutivi) durante l’anno, devi iscrivere il veicolo nel Reve (Pubblico Registro veicoli esteri). Solo alcune categorie come ad esempio i militari dipendente da pubbliche amministrazioni in servizio all’estero non hanno l’obbligo della registrazione al REVE.

Se sei un lavoratore frontaliero che ha comprato l’auto all’estero, la devi iscrivere al PRA entro 60 giorni dall’acquisto.

Fermo restando che le tasse si devono pagare, a livello economico forse costa meno pagarla piuttosto che fare tutti questi giri.

COME CONTROLLARE BOLLO AUTO- DOVE VEDERE SCADENZA BOLLO AUTO

Per verificare lo stato del bollo auto, oltre che andare in una delegazione ACI, si può controllare anche sul Portale dell’Automobilista e direttamente sul sito ACI.

QUANDO VA IN PRESCRIZIONE IL BOLLO AUTO

Il bollo auto va in prescrizione dopo 3 anni a decorrere dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello in cui l’imposta doveva essere pagata. Se la Regione o l’ADE inviano un accertamento, la prescrizione si interrompe e i tre anni ricominciano dal giorno successivo alla notifica.
Quindi ad esempio, se mi scade il bollo ad aprile 2023, non lo pago e non ricevo nessuna notifica fino al 2 gennaio 2027, la tassa per l’anno 2023/2024 non la devo pagare più… ma le altre si però.

COME SI CALCOLA IL BOLLO AUTO

Il bollo auto si paga in base alla potenza in kW dell’auto riportata sul libretto alla voce P.2 e varia in base a molti fattori:

• Classe di inquinamento: Euro 1, Euro 2, Euro 3, Euro 4, Euro 5, Euro 6.
• Se la potenza del veicolo supera i 100 kW (136 CV), si paga una maggiorazione cosiddetta “Superbollo”.
• Per alcuni tipi di alimentazione (come GPL, Metano, Elettrica) sono previste alcune riduzioni.
• Potrebbero essere previste anche riduzioni per alcuni veicoli immatricolati in determinati intervalli di tempo per incentivi statali o regionali.
• Le tariffe al kW variano da regione a regione, quindi ad esempio, chi vive a Milano o a Roma potrebbe pagare di più di chi vive a Lucca.

A titolo esemplificativo riporto le tariffe per autovetture ed autoveicoli della Regione Lazio nel 2023:

ESTRATTO TARIFFARIO REGIONE LAZIO 2023
AUTOVETTURE E AUTOVEICOLI USO PROMISCUO-AUTOCARRI Art 1 c. 240 L.n.296/2006 (1)		Pagamenti Annuali		Pagamenti Frazionati
		KW	CV	KW	CV
Euro 0	(fino a 100KW o 136CV)	3,30	2,43	3,40	2,50
	(per ogni KW o CV oltre 100 KW o 136CV)	4,95	3,64	5,05	4,16
Euro 1	(fino a 100KW o 136CV)	3,19	2,34	3,29	2,42
	(per ogni KW o CV oltre 100 KW o 136CV)	4,79	3,52	4,93	3,63
Euro 2	(fino a 100KW o 136CV)	3,08	2,27	3,17	2,33
	(per ogni KW o CV oltre 100 KW o 136CV)	4,62	3,40	4,76	3,51
Euro 3	(fino a 100KW o 136CV)	2,97	2,19	3,06	2,26
	(per ogni KW o CV oltre 100 KW o 136CV)	4,46	3,28	4,59	3,38
Euro 4/5/6	(fino a 100KW o 136CV)	2,84	2,09	2,93	2,16
	(per ogni KW o CV oltre 100 KW o 136CV)	4,26	3,14	4,39	3,23

Nota: CV≃kWx1,36  &   kW≃CV/1,36

Esempio di calcolo Bollo con le tariffe qui sopra: una BMW Euro4 da 163 CV e cioè circa 120kW, per i primi 100kW paga 2,84€ e per i successivi 20 paga 4,26€.   Quindi: (100×2,84=284€) + (20×4,26=85,2€) → 284€+85,2€ = 369.20€/anno

Per calcolare con precisione il tuo bollo collegati sul sito dell’ACI.

DOMICILIAZIONE BOLLO AUTO – SCONTO BOLLO AUTO

Aderire alla domiciliazione bancaria permette di avere uno sconto sul bollo auto ma non tutte le regioni ce lo permettono. Attualmente lo fanno solo alcune Regioni come Campania e Lombardia, ma spero che si estenda perché sono interessato anche io.

Maggiori Info Regione Lombardia  –  Maggiori Info Regione Campania

COME FARE ESENZIONE BOLLO AUTO DISABILI – COME OTTENERE L’ESENZIONE DEL BOLLO AUTO CON LA LEGGE 104

Nel momento in cui scrivo, possono usufruire delle agevolazioni le persone:

• non vedenti – (articoli 2, 3 e 4 della legge n. 138/2001)
• sorde – (legge n. 381 del 26 maggio 1970)
• con disabilità psichica o mentale titolari dell’indennità di accompagnamento – (articolo 3, comma 3 della legge n. 104/1992).
• con grave limitazione della capacità di deambulazione o affetti da pluriamputazioni – (articolo 3, comma 3 della legge n. 104/1992).
• con ridotte o impedite capacità motorie – (art. 8, legge 449/1997).

L’ufficio competente per la concessione dell’esenzione è l’ufficio tributi dell’ente Regione. Nelle regioni in cui tali uffici non sono stati istituiti l’interessato può rivolgersi all’ufficio territoriale dell’Agenzia delle entrate.

Per fruire dell’esenzione la persona con disabilità deve, solo per il primo anno, presentare all’ufficio competente (o spedire per raccomandata A/R) la seguente documentazione:

• Certificazione attestante la condizione di disabilità
• Dichiarazione sostitutiva di atto notorio (solo per usufruire dell’Iva al 4%)
• Fotocopia dell’ultima dichiarazione dei redditi, o autocertificazione

Elenco Completo sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

I documenti vanno presentati entro 90 giorni dalla scadenza del termine entro cui andrebbe effettuato il pagamento.

Maggiori Info sul Suto dell’Agenzia delle Entrate.

POSSO ROTTAMARE L’AUTO SE NON HO PAGATO IL BOLLO

per rottamare l’auto bisogna consegnare i seguenti documenti, oltre ovviamente all’auto e le targhe:

• Carta di Circolazione
• Certificato di Proprietà cartaceo o il vecchio Foglio Complementare. Se si è in possesso di Certificato di Proprietà Digitale (CDPD) consultare la specifica pagina.

Quindi sembrerebbe che non serve pagare il bollo per rottamare l’auto, tuttavia se sull’auto grava un Fermo Amministrativo  (che di solito viene iscritto quando non si paga  il bollo), la rottamazione non potrà avvenire finché non si sarà tolto il fermo stesso.

Quindi si può rottamare l’auto con il bollo scaduto, ma solo se l’ADE non ha già applicato il Fermo Amministrativo.

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Bene, siamo arrivati alla fine di questo articolo che spero ti sia piaciuto e ti abbia soddisfatto. Se vuoi puoi condividere con i tuoi amici, lasciarmi un commento oppure scrivermi un messaggio con una proposta, un consiglio o una critica costruttiva, così da poter esprimere il tuo parere ed aiutarmi a migliorare il sito.

Ti ringrazio e ti aspetto per leggere insieme gli altri articoli che ho scritto nel mio Blog.
A Presto, M.

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