COME SI LEGGE L'ETICHETTA ENERGETICA DELLA LAVATRICE

ETICHETTA ENERGETICA LAVATRICE COME SI LEGGE

Quando ci troviamo in un centro commerciale ad esempio tra le corsie del reparto degli elettrodomestici, possiamo vedere che sopra ad ogni apparecchio è esposta un’etichetta riportante i suoi consumi e caratteristiche energetiche.

Introdotta dal 1995, l’etichetta energetica fornisce a noi consumatori informazioni utili sul dispositivo, apparecchio o edificio che vogliamo comprare, come ad esempio le dimensioni, la rumorosità, i consumi di acqua ed energia elettrica in determinate condizioni e in determinati periodi o cicli di funzionamento.

L’informazione principale che ogni etichetta energetica fornisce e che ci permette di poter scegliere il giusto compromesso tra le nostre esigenze ed il rispetto ambientale, è principalmente il consumo diretto o indiretto di energia e quindi l’efficienza energetica che viene identificata in una scala di facile lettura dalla lettera A alla lettera G, inoltre ci mette a conoscenza sulle caratteristiche ed altri consumi di quell’apparecchio o edificio quando viene utilizzato in un certo modo, i gruppi di prodotti etichettati alla fine del 2020 erano:

  • frigoriferi, frigocongelatori, congelatori, cantinette per il vino
  • lavatrici e lavasciugatrici
  • asciugatrici (elettriche e a gas)
  • lavastoviglie
  • sorgenti luminose e apparecchi per l’illuminazione
  • display elettronici / televisori/monitor
  • forni (elettrici e a gas)
  • cappe da cucina
  • condizionatori d’aria
  • caldaie (elettriche, a gas, a fonti rinnovabili)
  • scaldaacqua (elettrici, a gas, a fonti rinnovabili)
  • stufe e caminetti (a combustibile solido e liquido)
  • unità di ventilazione residenziali
  • armadi refrigerati professionali (detti anche frigoriferi professionali)
  • edifici
  • pneumatici

ESPOSIZIONE ETICHETTA ENERGETICA

Oltre che sugli annunci di vendita degli edifici, ci sono alcuni gruppi di apparecchi o dispositivi per i quali l’etichetta energetica deve essere esposta dal venditore anche se ancora imballati. Nel caso di acquisti fatti per corrispondenza e on-line, il venditore deve rendere note le prestazioni energetiche e funzionali del prodotto nel catalogo di offerta al pubblico, questi prodotti sono:

  • ·         lampade e lampadine
  • apparecchi per il riscaldamento
  • frigoriferi e congelatori
  • lavatrici e asciugabiancheria
  • condizionatori d’aria e ventilatori
  • display elettronici, compresi i televisori
  • elettrodomestici da cucina
  • pneumatici

SISTEMA DI CLASSIFICAZIONE SENZA IL SEGNO +

A partire dal 1° marzo 2021 il sistema di classificazione dell’etichetta energetica utilizza solo la scala da A a G, anziché le classificazioni da A+++ a D come in precedenza. Questo nuovo sistema di classificazione si applica ai seguenti gruppi di prodotti:

  • frigoriferi e congelatori
  • lavastoviglie
  • lavatrici e lavasciuga
  • televisori
  • lampade e lampadine

I primi 4 gruppi di prodotti hanno recato l’etichetta con la nuova classificazione a partire dal 1º marzo 2021, mentre l’obbligo della nuova etichettatura per le lampadine e le lampade è iniziato dal 1º settembre 2021.

Dall’introduzione avrai capito che l’argomento è vasto, complesso e quindi dev’essere affrontato un po’ alla volta ed è per questo che qui ti parlo dell’etichetta energetica della lavatrice mostrandoti prima com’era quella vecchia e poi com’è quella nuova in vigore dal 1° Marzo 2021

VECCHIA ETICHETTA ENERGETICA PER LAVATRICE

nuova etichetta energetica lavatrice

L’etichetta energetica – con una scala di 7 classi di efficienza energetica, da A a G – è obbligatoria per lavatrici e lavasciugatrici per uso domestico immesse sul mercato dal 1° marzo 2021. Devono avere l’etichetta gli apparecchi da libera installazione e da incasso alimentati dalla rete elettrica e a batteria. Sono escluse le lavatrici con capacità di carico inferiore a 2kg e le lavasciugatrici con una capacità nominale di lavaggio di 2kg, gli apparecchi per uso non domestico e quelli alimentati a batteria che possono essere collegati alla rete elettrica tramite convertitore AC/CC venduto separatamente.

Grazie a questa etichetta scegliere una nuova lavatrice o una lavasciugatrice è più facile: l’etichetta energetica permette a tutti i consumatori di conoscere le principali caratteristiche e il consumo di energia fin dal momento dell’acquisto.


L’etichetta per le lavatrici per uso domestico comprende 4 settori ed è fatta così:

SETTORE 1: dove viene identificato l’apparecchio, riportando il codice QR (I), il nome o il marchio del costruttore (II) e il nome del modello (III).

SETTORE 2: dove sono riportate le classi di efficienza energetica (IV) e si evidenzia a quale classe appartiene lo specifico modello (V). Vi è infatti indicata una serie di frecce di lunghezza crescente e colore diverso, associate a una lettera dell’alfabeto dalla A alla G. La lettera A e la relativa freccia verde più corta indicano, a parità di altre caratteristiche, gli apparecchi con i consumi di energia più bassi, le lettere seguenti da B a G con le relative frecce più lunghe dal giallo al rosso indicano gli apparecchi che hanno i consumi via via più elevati sempre a parità di altre caratteristiche.

VECCHIA ETICHETTA ENERGETICA DELLA LAVATRICE

SETTORE 3: dove è indicato il consumo ponderato di energia per 100 cicli del programma eco 40-60, in kWh (VI).

SETTORE 4: dove vengono forniti dati sulle caratteristiche tecniche dello specifico modello utilizzando dei pittogrammi:

  • la capacità nominale del programma eco 40-60, in kg, ad intervalli di 0,5kg (VII)
  • il consumo ponderato di acqua per ciclo, in litri (VIII)
  • la durata del programma eco 40-60 alla capacità nominale, in ore:min (IX)
  • la classe di efficienza della centrifuga, su una scala da A a G (X)
  • il rumore emesso della centrifuga per il programma eco 40-60 alla capacità nominale, in decibel, e la corrispondente classe di emissione del rumore, in una scala da A a D (XI)
  • il numero del Regolamento delegato, in questo caso «2019/2014» (XII)

Il consumo ponderato di energia è calcolato per una combinazione di lavaggi a pieno carico, mezzo carico e un quarto del carico2 con il programma eco 40-60, cioè un ciclo di lavaggio in grado lavare insieme biancheria di cotone, con un grado di sporco normale, dichiarata lavabile a 40 °C o 60 °C.

La scelta di mostrare il consumo per 100 cicli deriva dal fatto che il programma di lavaggio utilizzato, il nuovo programma eco 40-60, ha un consumo di energia estremamente ridotto, generalmente al di sotto di 1 kWh sia a pieno carico che soprattutto con i carichi parziali: i valori del consumo ponderato per un solo ciclo renderebbero meno immediato il confronto fra modelli diversi.

I valori del consumo ponderato di acqua e l’efficienza di centrifugazione si basano sulla stessa combinazione di lavaggi a pieno carico, mezzo carico e un quarto del carico con il programma eco 40-60 considerati per il consumo di energia. L’efficacia di lavaggio non è più indicata sull’etichetta perché3 tutte le lavatrici con una capacità di carico nominale superiore ai 3 kg possono essere immesse sul mercato comunitario solo se hanno una efficienza di lavaggio equivalente alla classe A.

I consumi

In termini economici, scegliere una lavatrice più o meno efficiente può comportare un notevole risparmio. Prendiamo come esempio un apparecchio da libera installazione e capacità di carico 8 kg. Nella seguente tabella sono paragonati il consumo ponderato per 100 cicli del programma eco 40-60 ed i relativi costi per l’energia elettrica a seconda che la lavatrice appartenga alla classe A o G.

ClasseConsumo kWh/100 cicliCosto per l’energia elettrica (€*)
AUGUALE/INFERIORE A 47UGUALE/INFERIORE A 9 €
Bda 54 a 48da 10 a 9 €
Cda 62 a 55da 12 a 10 €
Dda 72 a 63da 14 a 12 €
Eda 82 a 73da 16 a 14 €
Fda 92 a 83da 18 a 16 €
GSUPERIORE A 92SUPERIORE A 18 €

*costo di 1 kWh: 0,19 euro

Considerando invece un apparecchio sempre da libera installazione con capacità di 10 kg i consumi saranno:

2 Per le lavatrici con capacità nominale uguale o inferiore ai 3kg si utilizzano soltanto lavaggi a pieno carico e mezzo carico con il programma eco 40-60.

3 per effetto dei requisiti minimi di ecodesign stabiliti nel Regolamento 2019/2023/UE.

  ClasseConsumo kWh/100 cicliCosto per l’energia elettrica (€*)
AUGUALE/INFERIORE A 51UGUALE/INFERIORE A 10€
Bda 59 a 52da 11 a 10 €
Cda 68 a 60da 13 a 11 €
Dda 79 a 69da 15 a 13 €
Eda 89 a 80da 17 a 15 €
Fda 100 a 90da 19 a 17 €
GSUPERIORE A 100SUPERIORE A 19 €

*costo di 1 kWh: 0,19 euro

Scegliendo quindi un modello in classe “B” potremo spendere circa la metà di energia elettrica rispetto ad un modello di classe “G”.

Attenzione però: il consumo di energia indicato è quello misurato in condizioni standard in laboratorio per il programma eco 40-60. Il consumo reale può essere diverso in quanto dipende dalle modalità e dalla frequenza di utilizzo e soprattutto dalla temperatura di lavaggio scelta.

Il ciclo a 90°C, se ancora utilizzato, va impiegato solo per tessuti di cotone estremamente sporchi e si deve considerare un consumo energetico e un relativo costo superiori, quasi il doppio del ciclo a 60°C.

Il consumo di energia e quindi il costo si riduce ulteriormente per un ciclo a 40°C o a temperatura inferiore.

nuova etichetta energetica Corrispondenza

Ricapitolando quindi, abbiamo visto che le vecchie etichette hanno la scala che vanno dalla A+++ alla D, mentre le nuove vanno dalla A alla G senza segni “+”, inoltre i valori delle classi energetiche di riferimento sono state modificate con valori più precisi e stringenti.

La vecchia classe A+++ che era la più performante adesso corrisponde più o meno alla nuova classe D, in pratica la vecchia scala è stata spostata verso il basso per liberare nuove posizioni da assegnare ai futuri elettrodomestici ancora meno inquinanti.

Nell’immagini qui sotto a sinistra puoi vedere la corrispondenza tra vecchie e nuove classi energetiche con la quale puoi fare un primo confronto tra le due scale, in quella a destra invece metto a confronto la vecchia e la nuova etichetta energetica relativa allo stesso elettrodomestico.

A primo impatto puoi vedere che il valore del consumo annuo può sembrare molto diverso, ma ti ricordo che nella vecchia etichetta era calcolato su 220 lavaggi e sommato al consumo in standby “quando ci dimentichiamo la lavatrice accesa dopo aver tolto i panni”, mentre nella nuova è calcolato su 100 cicli di lavaggio e questo incide molto sul risultato finale.

Credo che nello scegliere un elettrodomestico nuovo, dovremmo prima di tutto tenere di conto della classe energetica che deve essere la più alta possibile perché in questo modo già partiamo da una buona base, solo dopo mettere mani ai calcoli in base alla temperatura ed al numero di lavaggi che in realtà facciamo, ma di questo te ne voglio parlare in un altro articolo scritto appositamente per come scegliere una lavatrice.

Per il primo periodo a cavallo dall’entrata in vigore delle nuove etichette energetiche, il legislatore ha previsto che siano apposte entrambi i formati sullo stesso apparecchio in modo da avere una migliore e più graduale comprensione della transizione, quindi se dovessi trovare una lavatrice con sopra entrambe le etichette potrai vedere direttamente la corrispondenza, mentre se hai solo la nuova e vuoi capire a quale corrispondeva sulla vecchia, puoi far riferimento all’immagine qui sotto a sinistra, l’unica cosa da tenere ben presente però è che la corrispondenza è puramente indicativa e può variare, anche se di poco, a causa (e per fortuna) dei nuovi valori più stringenti assegnati alle nuove lettere.

SCALA DI CONFRONTO ETICHETTA ENERGETICA
VECCHIA E NUOVA ETICHETTA ENERGETICA LAVATRICE A CONFRONTO

Spero di essere stato abbastanza esaustivo e se ti è piaciuto l’articolo, ti invito a leggere quello su Come scegliere una lavastoviglie, ti auguro buona giornata e spero che visiterai di nuovo il mio blog.

Torna in alto